Il mio sito web
fa schifo!

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Un sito web può far schifo sotto diversi punti di vista.

A nostro avviso uno degli errori più gravi è che non converte. Ovvero non riesce a mettere in contatto l’utente con l’azienda, non genera lead o, peggio, fa scappar via il visitatore.

Esattamente perché pensi che il tuo sito faccia schifo? Se è tra i seguenti 6 motivi, sei nel posto giusto, perché possiamo aiutarti.

Un sito web deve essere progettato per rendere la navigazione scorrevole e felice. L’esperienza dell’utente, la user experience, deve risultare gradevole e gratificante. 

Il layout del sito deve apparire armonico ed equilibrato, nei colori e nell’organizzazione dei contenuti. Le informazioni devono essere facilmente reperibili a colpo d’occhio.

L’utente deve poter trovare immediatamente ciò che cerca e usufruirne senza ostacoli. Il font deve essere leggibile, le pagine devono aprirsi velocemente. Se l’utente aspetta più di 2 secondi che la pagina si carichi, bum!, chiude e passa ad altro.

Evita, quindi, tutto ciò che rende frustrante la navigazione:

  • I tempi di attesa troppo lunghi per il caricamento delle pagine web.
  • Il sovraffollamento di informazioni, non si capisce dove sta cosa e download che non funzionano.
  • Il mancato aggiornamento dei contenuti come per esempio gli orari e giorni di apertura, o in caso di un ristorante avere a luglio ancora il menù invernale.
  • Errori di battitura nei testi (danno al brand un'apparenza molto sciatta).
  • Promesse non mantenute, come tenere nel sito il banner di uno sconto, ma lo sconto è finito da una settimana; una form di contatto che non funziona correttamente, e altri errori di sistema.

Ricapitolando...

Da evitare:

  • Eccesso di colori e/o informazioni
  • Informazioni male organizzate
  • Eccesso di immagini oppure uso di immagini non ottimizzate
  • Musiche e animazione pop-up
  • Fondi che ostacolano la leggibilità dei testi, font non leggibili

Da prediligere:

  • Font ad alto tasso di leggibilità
  • Font letti da tutti i browser (Google Font)
  • Colori e immagini che rispettino l’immagine coordinata del brand
  • Contenuti utili (e non solo promozionali)
  • Contenuti organizzati secondo le priorità e i bisogni dell’utente

Ovvero, il tuo non è un sito responsive. Male, molto male.

Inutile progettare siti fantastici per schermi giganti, se poi la maggior parte delle persone usa il proprio smartphone per navigare! Tutto quello detto nel punto 1 deve essere pensato per gli schermi di qualsiasi device: smartphone, tablet, pc, ecc.

Un consiglio

Pensa mobile. Progetta il sito direttamente per il mobile, e adattalo poi per il desktop.

Non c’entra niente con il tuo brand. Magari hai un forno in un paesino turistico di montagna. Un forno molto frequentato dai turisti perché sempre ricco di prodotti tipici però hai un sito asettico, freddo, dai colori tenui e dal layout fin troppo pulito, insomma sembra quello di una farmacia.

Il sito web deve innanzitutto rappresentare l’azienda: font, colori, immagini dovrebbero corrispondere a quelli usati nelle altre comunicazioni. Gli elementi visivi che ti distinguono dovrebbero essere mantenuti e avere un continuum tra l'online e l’offline. L’immagine coordinata deve essere declinata e adattata al supporto, digitale o cartaceo che sia, ma mai stravolta. Pena la non riconoscibilità.

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L’utente deve arrivare nel tuo sito, che sia la home o una pagina interna, ed essere rassicurato a colpo d’occhio, dagli elementi visivi principali, che si trova nel posto giusto, ovvero “a casa tua”.

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Hai digitato il tuo nome su Google e non ti trovi. Sei posizionato nella quinta pagina, ma neanche tu scorri così tanto in là. Hai digitato il prodotto che vendi e nei primi posti ci sono solo i tuoi competitor. Che cosa succede?

Il tuo sito non è ottimizzato per i motori di ricerca, non è stato ancora svolto un lavoro di SEO.

Per comparire nei primi posti, un sito deve innanzitutto contenere le keyword nei testi, nei tag title e tag description, nell'url, nella descrizione delle foto e dei video, ecc.

Le keyword sono le parole chiave che identificano i tuoi servizi e intercettano i bisogni del cliente.

Per esempio, se vendi tubi industriali, ci sarà nel tuo sito almeno una pagina dedicata a questo argomento che permetterà al motore di ricerca di identificarti come sito autorevole ricco di informazioni, quindi utile per l’utente.

Facciamo un’altro esempio più orientato ai bisogni dell’utente. Se tra i tuoi tubi ce n'è uno che ha un nome straniero, ma tutti lo chiamano con un nome italiano (anche se è sbagliato), nel tuo sito ci dovrà essere almeno una pagina che conterrà informazioni su quel tubo e che contempli e usi il nome italiano (usato da tutti anche se sbagliato) perché è quello che gli utenti cercano online. E tu, ovviamente, vuoi farti trovare.

Ci sono altri criteri importanti perché Google ti prenda in considerazione: accessibilità agli spider, link popularity, ecc.

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Hai il sito online da tempo ormai, ma nessuno ti chiama. Perché? O perché il tuo sito fa veramente schifo, vedi i punti precedenti. O perché le modalità di contatto non sono chiare.

I tuoi contatti telefono, mail ecc. sono visibili? O si trovano in qualche parte remota del sito difficile da notare? 

Hai delle form di contatto? A volte l’utente preferisce usare quelle piuttosto che aprire il proprio programma di posta elettronica per scriverti o prendere lo smartphone per telefonarti. La form invece è immediata.

La form però deve essere ben visibile e preferibilmente collegata a un contenuto utile, un servizio, una proposta di collaborazione, ecc. L’utente per scriverti deve avere un motivo.

Nel tuo sito ci sono delle CTA? Call To Action, letteralmente chiamata all’azione.

Le CTA servono per spingere l’utente a compiere un’azione: iscriversi al corso, prenotare una stanza, sottoscrivere un abbonamento, scaricare un file, iscriversi a una newsletter, ecc.

Per farlo, c’è bisogno di essere motivati, di sapere che ci saranno dei vantaggi: se ti iscrivi ora, ricevi uno sconto; posti limitati, iscriviti subito; possibilità di scaricare il file gratis solo questo mese; ecc.

Ma soprattutto, la CTA è visibile? È strutturata in modo tale da sembrare sicura e soprattutto facile da usare? Il bottone di “invio” è evidente? O presenta qualche elemento che ne disturba la chiarezza e crea ambiguità? Non è sicuro che è gratis; impossibilità di disdire; il download non funziona; ecc...

Sii chiaro, e rendi facile la vita all’utente.

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Se non hai queste risposte è perché non hai un plugin collegato al sito che rilevi i dati statistici e non hai quindi la visione completa di ciò che accade. Hai bisogno di report.

Facciamo degli esempi. Mettiamo che da quando il sito è online, hai ricevuto tre sole richieste di contatto e ti sembrano poche. Quello che non sai però è che il sito ha avuto (parliamo per assurdo) tre sole visite. Quindi tre visite, tre contatti, insomma 100%! Il tuo sito performa benissimo, converte molto. Bisognerebbe capire, però, perchè riceve così poche visite. 

Monitorare il sito e i movimenti dell’utente ci aiuta a capire cosa va bene e cosa va male. Ci aiuta a performare sempre meglio e a calcolare il ROI (Return On Investment), il ritorno degli investimenti.

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