Il content Marketing non funziona? Ecco perchè
possiamo aiutarti con i tuoi contenuti

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Tutti possono scrivere sul web. Non tutti possono creare contenuti per i tuoi utenti. Se sei qui hai capito che si tratta di due cose diverse, e che per farlo nel modo giusto hai bisogno di aiuto.

In pratica, stai per iniziare a fare Content Marketing.

degli argomenti

Quando un’azienda si approccia al Content Marketing è perchè qualcuno al suo interno ha letto sul web l’importanza che i contenuti hanno nella generazione di traffico verso il sito. Di solito si tratta del capo del tuo capo, o del Marketing Manager, oppure del Direttore Commerciale.

La loro strategia è semplice: più contenuti pubblichiamo, più traffico otterremo. 
No. Non funziona proprio così. Non si può fare Content Marketing semplicemente iniziando a scrivere contenuti su contenuti.

É così che molte aziende si approcciano al Content Marketing, per poi accorgersi che i risultati non arrivano.
Allora il Content Marketing non funziona?

No. Il Content Marketing funziona benissimo. Sei tu che lo stai applicando (o l’hai applicato) in maniera sbagliata. Senza una strategia.

Ogni contenuto che decidi di pubblicare sul tuo sito web deve avere un obiettivo di lungo periodo, essere pensato per i tuoi potenziali clienti.

Perciò prima di buttarsi nell’Inbound Marketing (si perchè il Content Marketing fa parte della metodologia Inbound) è logico chiedersi: “Per chi sto scrivendo? Chi sono i miei potenziali clienti?”. 

Con il digitale, con il web e con i social, entrare in contatto con queste persone è facilissimo. Ma lo è ancora di più la velocità con cui possiamo annoiarle. E perderle. Saper scrivere bene non è sufficiente. Si tratta di una vera sfida: non basta diffondere il messaggio della tua azienda. Devi assicurarti che venga letto dalle persone giuste.

Tutto l’Inbound Marketing, e quindi anche il marketing fatto con i contenuti, ruota intorno alla figura mistica della Buyer Persona. Tu scrivi per loro, per farti trovare. Sai che le tue Persona cercano sul web la soluzione più adatta ai loro problemi. E tu, e la tua azienda, volete essere identificati come quelli in grado di risolvergli la vita.  

Scrivere per le Buyer Persona è solo il primo passo. Dovrai anche pensare a che tipo di contenuto proporre e a come amplificarne la diffusione.


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Come farsi trovare sui motori di ricerca? Come far sì che le persone parlino di noi sui social network? Bisogna essere interessanti e d’aiuto, e bisogna esserlo su base regolare.
Joe Pulizzi

Citando direttamente HubSpot “la buyer persona è una rappresentazione immaginaria del tuo cliente ideale, fatta con ricerche di mercato e dati reali dei clienti già acquisiti”. 

Sono fondamentali non solo per identificare, ma soprattutto per capire chi è il tuo target, a chi vuoi realmente rivolgerti. E creare così contenuti su misura.

Come si creano

Abbiamo già visto chi sono le Buyer Persona. Ma come fai ad identificare quelle necessarie alla tua azienda (si perchè possono essere più di una)?

Inizia sempre dai già clienti. Hanno delle caratteristiche comuni? O dei trend che si verificano con più frequenza? Raggruppali. Potresti scoprire che chi lavora nello stesso settore affronta le stesse sfide.

Oppure chi ricopre lo stesso ruolo, anche in settori diversi. 

Analizzare in dettaglio tutto ciò che già conosci (il modo in cui cercano le informazioni prima dell’acquisto, il loro livello di reddito e gli interessi) ti permetterà di segmentare ancora più in profondità il database dei tuoi clienti. Creando le tue Persona.

Perchè sono così importanti

Spesso ce lo dimentichiamo, ma facciamo marketing per le persone. E le Buyer Persona ci danno una mano: tutto ciò che realizziamo è pensato per le loro necessità, informative e di problem solving.

E questo, migliorerà il posizionamento della tua azienda.

Quando crei contenuti per le Persona devi sempre tenere in considerazione il loro viaggio: il loro “Buyer’s Journey”. Se lo fai, le visite al tuo sito inizieranno ad aumentare.

Più visite mirate generano più possibilità di convertire, e vendere. E più diventi bravo a capire i problemi che i tuoi potenziali clienti affrontano, dando loro delle soluzioni che funzionano, più la tua reputazione aumenterà. È un flusso che si autoalimenta. 

Non devi scrivere tutto da zero. Puoi anche riutilizzare i contenuti che già hai. Ovviamente se pensati per le persone.

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Non tutto ciò che hai fatto è da buttare. Controlla pagine web, articoli del blog e scaricabili; resterai sorpreso da tutto ciò che hai creato nel corso degli anni.

Prepara un checklist per capire cosa tenere, cosa aggiornare e cosa buttare. Valuta anche se ci sono delle carenze: magari hai troppi articoli del blog poco attuali e pochissimi scaricabili!

Ricorda: le diverse fasi del Buyer’s Journey hanno bisogno di contenuti specifici. 

Valutato cioè che hai, inizia a produrre quello che ti manca. Così sarai pronto a coprire tutto il processo di lead nurturing. Un consiglio: simula il viaggio che vuoi far fare alla tue Buyer Persona. Se l’esperienza che offri non è soddisfacente per te, riorganizza l’intero percorso.

La creazione dei contenuti non è un’esclusiva del reparto marketing aziendale. Anzi. Molte aziende non hanno la fortuna di avere un copywriter interno. O un team dedicato.

Coinvolgere gli altri reparti è un buon modo per far partecipare tutta l’azienda. Dal dipartimento commerciale e da quello tecnico possono nascere degli spunti per nuovi contenuti: sono loro che hanno rapporti diretti con i tuoi clienti. 

Finalizzazione del pezzo, revisione e pubblicazione invece, meglio lasciarle al marketing!

Ora che abbiamo i nostri contenuti non dobbiamo far altro che pubblicarli e aspettare che siano indicizzati dai motori di ricerca. Ma se prima la ripetizione all’ennesima potenza delle “keyword” era sufficiente, oggi non è più così.

I motori di ricerca sono diventati semanticamente molto avanzati, così come le query che fanno gli utenti, sempre più abituati alle ricerche vocali.

Scrivere in maniera naturale ed utilizzare parole chiavi a coda lunga migliorano le possibilità di essere indicizzati, da Google in primis. Ma non basta. I motori di ricerca preferiscono sempre di più i “topic-based content”, cioè i contenuti basati sugli argomenti. Si parla di cluster topic o cluster di argomenti.

Cosa sono e come creare i Cluster Topic

Secondo HubSpot, i cluster di argomenti sono “delle singole pillar page che diventano hub per contenuti correlati, collegati in entrata e in uscita alla stessa pagina principale”.

Immaginalo come se fosse un repositorio di contenuti, oppure un ebook organizzato come una pagina web.  Le diverse sezioni sono collegate ad un articolo sul blog, che in maniera organica rimanda alla pagina di provenienza. 

Una strutturazione dei contenuti molto apprezzata dai motori di ricerca.

Inizia scegliendo l’argomento principale: può essere un prodotto o un servizio che offri. Sarà la tua pillar page.
Pensa a come poter espandere questa pagina web con argomenti di secondo livello. Dovranno essere interessanti e pertinenti: una caratteristica unica del tuo prodotto o la sua capacità di risolvere un problema specifico sono delle buone idee per iniziare.

Simula le ricerche che i tuoi potenziali clienti fanno sul web e scegli con cura le keyword a coda lunga. In questo modo la tua pillar page avrà più possibilità di farsi notare potendo sfruttare anche le chiavi di ricerca di tutti gli argomenti correlati.

Ricordati però di continuare ad aggiornare il tuo topic cluster: nuovi argomenti e informazioni interessanti sono sempre apprezzati dai tuoi lettori.

Abbiamo appena visto come i Topic Cluster sono visti di buon occhio dai motori di ricerca e generano traffico organico. Postandoli sui Social Network possiamo amplificarne la portata.

Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter e tutti gli altri. Quali usare? Semplice: quelli che ti permettono di raggiungere le tue Buyer Persona. 

Ricorda che ogni social va utilizzato come si deve. Non standardizzare ciò che fai, cosa pubblichi e come. Usa il linguaggio che quel Social prevede e seleziona le immagini con cura. 

Con la checklist dei contenuti che hai già creato, il quadro risulta più chiaro. Non solo hai delineato cosa puoi riutilizzare e quanti sono quelli da scrivere. Hai anche definito la loro tipologia: pagine web, articoli di blog, landing page e scaricabili vari.

Un whitepaper, una miniguida o un ebook sono fondamentali nel processo di Lead Nurturing.
Aiutano l’utente a muoversi lungo il suo personale journey.

Il livello di approfondimento degli argomenti trattati definisce la loro tipologia e il tipo di form a cui vanno collegati. 

Si perchè ogni scaricabile deve essere legato ad una form: gli utenti sono più propensi a lasciare i propri dati se ricevono in cambio qualcosa che reputano “di valore”. E più il contenuto è ricco, più dati posso richiedere prima di farlo scaricare. In pratica stai qualificando ulteriormente il loro interesse verso ciò di cui parli.

Dove va posizionato uno scaricabile? Dipende dalla tua strategia. Whitepaper e miniguide sono più adatti come contenuti extra per gli articoli del blog. Un ebook per una pagina prodotto, servizio o una pillar page. 

Non fermarti alla sola pubblicazione. Perchè sul web il tuo contenuto resterà disponibile finché non lo eliminerai definitivamente.

Chi ti cerca si aspetta di trovarli aggiornati, con informazioni accurate e di qualità. Ricordati perciò di revisionare ciò che hai già pubblicato per inserire le ultime novità di settore.

Perchè questo passaggio non va tralasciato? Google e i motori di ricerca amano i contenuti dinamici, che evolvono nel tempo. Oltre a quelli nuovi, ovviamente.
Far vedere che il tuo sito è continuamente aggiornato è apprezzato, e fa migliorare la tua brand awareness come fonte autorevole di informazioni utili. 

Ricorda perciò di valorizzare il vecchio! Chiediti sempre come puoi migliorare quello che hai già realizzato, rinfrescandolo con le ultime news.

Perchè dovresti affidarti a un’agenzia che fa Content Marketing? Perché puoi sempre contare sulla loro professionalità.

Scrivere un contenuto non è facile di per sé. Scriverlo per le tue Buyer Persona è ancora più complicato. 
Devi scegliere di cosa parlare, come farlo, quando andare in profondità. E non puoi sbagliare perchè rischi di vanificare i tuoi sforzi, oltre a sottrarre del tempo alle altre centinaia di attività che tu e il tuo team portate avanti.

Affidarti a dei professionisti ti permette di essere letto, di aumentare le visite al tuo sito. E possibilmente le conversioni. Il loro obiettivo è semplice: implementare una strategia ottimale per far arrivare il contenuto giusto alla persona interessata, al momento più opportuno. Tramite ricerche su Google, email o postandoli sui social.

E nel farlo, ti trasformano in una fonte autorevole di informazioni per i tuoi potenziali clienti, una di quelle da bookmarcare o da salvare nei preferiti. È questa la vera essenza del Content Marketing.

Pianificazione del Calendario editoriale

Hai bisogno di supporto nel pianificare i tuoi contenuti? Possiamo guidarti nella creazione di un Calendario Editoriale, pensato per le tue Buyer Persona e per la tua strategia Inbound.

Scrittura dei contenuti

Affidaci la scrittura dei tuoi contenuti e non te ne pentirai. Scriviamo per le persone e lo facciamo da sempre. Definiamo le tue Buyer Persona insieme a te, le loro sfide e le soluzioni che tu puoi fornirgli. Insieme implementeremo una strategia di Content Marketing di successo.

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